Un aiuto per capire la fede: la questione della verità
Questione 1.5
Da cosa o da chi dipende la verità?
La verità è oggettiva, perché è appunto data dall’oggetto e non dal soggetto. Soggettiva semmai è l’opinione (se ancora non si conosce bene). Per questo motivo, oltre ad essere “una”, la verità è anche indipendente, cioè non dipende da chi la scopre o la dice: se una frase è vera, è vera perché corrisponde alla cosa e non a motivo di chi la dice (anche se l’autorevolezza di chi la dice può indurci a dare il nostro assenso, oppure l’incoerenza di chi la dice può indurci a ritrarre il nostro assenso; ma in realtà o è vera o non è vera, indipendentemente da chi la dice).
Questo è molto importante, perché talora siamo contrariati dall’incoerenza di chi ce l’annuncia (“predica bene e razzola male”, diciamo); ma in realtà se una verità è talmente tale, l’incoerenza di chi ce la dice al massimo ci dovrebbe far provare disappunto o perfino pena per chi ce la dice (peggio per lui!), non cogliere il pretesto per “masochisticamente” non seguire noi la verità. Se invece una linea di pensiero fosse falsa, la coerenza di quella persona che l’afferma potrebbe destare ammirazione, ma in realtà dovremmo augurare a quella persona di essere incoerente, perché la coerenza con l’errore può portare alla distruzione, mentre solo la verità ci edifica (noi e gli altri).
Per questo la verità è dunque indipendente dal consenso (anche se noi siamo psicologicamente portati a seguire la maggioranza, cioè un vasto consenso, come quando diciamo “fan tutti così”), cioè da quanti la conoscono o la dicono. Una verità potrebbe essere conosciuta da pochissimi, o perfino da nessuno, ma sarebbe sempre la stessa. Infine la verità è anche indipendente dal tempo; se una frase è vera, cioè corrisponde alla realtà, non sarà sempre la stessa (se ad esempio quella realtà muta) ma sarà sempre vero che la verità in quel momento era quella (e se c’è qualcosa che non muta, come ad esempio la “natura” umana, la sua verità, il suo significato, il suo bene, rimarranno sempre quelli). La verità non dipende dunque da nessuno; neanche da noi stessi. Dobbiamo cioè scoprirla per quel che è.