Un aiuto per capire la fede: le religioni
Questione 3.7
Cosa significa “Rivelazione”? E’ possibile che Dio si riveli all’uomo?
Abbiamo visto che l’intelligenza umana può scoprire che Dio c’è, che è uno, e perfino che è persona (un “Tu”), risalendo dall’universo alla sua causa prima (Questione 2). Ma abbiamo anche osservato che nel cuore dell’uomo c’è un profondissimo desiderio di Dio (perfino se non ne fosse consapevole) e per questo sono anche nate tutte le Religioni. Possiamo chiamare tutto ciò già una rivelazione naturale di Dio all’uomo, un modo con cui Dio si fa conoscere all’uomo, e quindi un modo con cui l’uomo può e deve conoscere Dio e rapportarsi con Lui.
Ma Dio non si è limitato a questo! Nella storia dell’umanità è accaduto un fatto totalmente nuovo e imprevedibile, anche se corrisponde al nostro più grande desiderio: l’unico Dio (quello già scoperto un poco dalla filosofia e in un modo o nell’altro cercato e adorato in ogni religione) si è rivelato (una Rivelazione soprannaturale), ha parlato, si è fatto conoscere, ci ha rivelato il senso pieno della nostra esistenza, il ciò per cui esistiamo; quindi è addirittura venuto, si è fatto uomo!
Come liberamente ha voluto far esistere tutte le cose (creandole) e soprattutto ha creato l’uomo capace di entrare in relazione con Lui, così liberamente e gratuitamente (“grazia”) ha voluto rivelarsi all’uomo, non tanto per rivelarci qualche risposta intellettuale, ma soprattutto per chiamarci a partecipare alla Sua stessa vita.
Tutto ciò è realmente accaduto e riguarda ogni uomo. Quindi, se è accaduto, vuol dire che è possibile. Del resto, a Dio nulla è impossibile (per definizione, altrimenti non sarebbe Dio).
Vedremo però che anche per dare il nostro assenso (di fede) a questa Rivelazione abbiamo dei motivi ragionevoli (delle prove, delle ragioni) per farlo.