Questione 6
La Vita Cristiana
Cosa devo fare per essere cristiano?
Se obbedisco alle leggi morali cristiane rinuncio alla mia libertà e a godermi la vita?
Posso dire “non è per me”… e continuare o riprendere la vita di prima?
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Spesso si sente parlare della vita cristiana come l’adesione ad una fede cieca, ad un determinato modo di pensare o di vivere ormai perfino fuori moda, arretrato, ad una serie di doveri e obblighi morali in cui sembrano continuamente prevalere i <no>!; insomma una vita non libera, noiosa, pesante, forse perfino causa di ulteriori stress … da cui stare alla larga. Se poi metto naso in una chiesa, assai spesso potrei avere l’impressione di un residuale ritrovo di vecchiette (che spesso si lanciano pettegolezzi e talora perfino litigano tra loro su come mettere i fiori in chiesa), non certo del “nuovo popolo di Dio” che porta in sé, pur con tutti i limiti umani, la bellezza, la dignità e l’immensa gioia della vita vera ed eterna. Per questo anche la società occidentale, che pur è stata cristiana per due millenni e che trova proprio nella fede in Cristo il fondamento della propria grandezza, sembra sempre più stanca del cristianesimo. E se “democraticamente” si tollera ancora che ci sia qualche cristiano, certamente egli non può più pretendere di dire la sua come cristiano (ammesso che ci siano ancora molti che sanno cosa significhi) nelle faccende che riguardano tutta la società. Come dire, lasciamo ancora che ci sia qualche area protetta (le chiese) per una “specie ormai in via di estinzione …”!
Così potrebbe sembrare, almeno sui principali mezzi di comunicazione o in certi palazzi di potere.
In realtà poi ci sono nel mondo 2,2 miliardi di cristiani (1,2 di cattolici), cioè quasi il doppio della seconda grande religione (Islam); e sono in crescita … In Italia ci sono ancora milioni di persone che vanno alla Messa, il 94% della popolazione che chiede ancora il Battesimo, la maggioranza assoluta che fa fare la Prima Comunione e la Cresima ai figli. Se poi si va in un santuario, vediamo accorrere ogni anno milioni di persone, e sono in crescita (così che perfino certe laiche agenzie di viaggio cominciano a prendere in considerazione l’affare) … Solo vecchi o ammalati? No, anche se certo l’esperienza del dolore e ‘della vita che passa’ fa aprire gli occhi assai più della vita immersa nel comodo e nel bengodi. In realtà troviamo decine di migliaia di giovani a certi pellegrinaggi (Loreto, Czestochowa, Santiago di Compostela, Medjugorje …), e sono in crescita esponenziale, per non parlare dei milioni di giovani delle GMG, addirittura euforici nell’incontrare il Papa. Roba da gente in crisi, da fragili psicologicamente? Fenomeni sentimentali che una persona razionale sfuggirebbe come superstizione e oscurantismo? In realtà si stanno convertendo anche molti tra i più grandi scienziati (A. Few, F. Collins, …); anzi, proprio nel cristianesimo la scienza moderna ha trovato il ‘grembo culturale’ più idoneo a partorirla … e infatti così è stato storicamente.
Del resto nelle Questioni qui precedentemente affrontate, abbiamo visto che anche razionalmente possiamo dire non solo che Dio c’è, ma che il cristianesimo è vero e che Gesù ha davvero voluto la Chiesa Cattolica.
Ma allora cos’è la vita cristiana?
In realtà la vita cristiana non è anzitutto un modo di pensare o di comportarsi, certo anche questo, ma una vita con Cristo, una vita già “divina”, cioè partecipe della vita di Dio, e proprio per questo una vita in pienezza (Gesù dice: “Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza, Gv 10,10), una vita vissuta nel suo senso autentico, per questo con una gioia nuova, vera, autentica (dice ancora Gesù: “Vi ho detto questo perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena, Gv 15,11), una vita che è già, pur tra le prove, anticipo di quel paradiso dove la comunione con Dio, e quindi la gioia, sarà piena ed eterna.
Cerchiamo allora sinteticamente di cogliere la sostanza della vita cristiana … e di rispondere a qualche altra obiezione.
Domande
- 6.1 Una volta che ho capito che Dio c’è, che è venuto, che Gesù è il mio unico Salvatore, che mi dona la Sua Parola e la Sua Vita attraverso la Chiesa Cattolica, che mi dona il paradiso, allora cosa devo fare?
- 6.2 Cos’è la vita cristiana?
- 6.3 Allora, concretamente cosa devo fare?
- 6.4 Perché i sacramenti sono così essenziali e decisivi per la vita cristiana?
- 6.5 E’ necessario “confessarsi” spesso e andare alla Messa tutte le domeniche?
- 6.6 Perché è così importante la preghiera? Quanto devo pregare? Come devo pregare?
- 6.7 Devo anche meditare? Cosa vuol dire? Cosa devo meditare?
- 6.8 Devo partecipare alla vita di una comunità cristiana?
- 6.9 Cos’è la legge morale? è oggettiva o posso farla a modo mio? Cambia secondo i tempi, i luoghi o le situazioni? Dio l’ha rivelata? La Chiesa può sbagliarsi ad insegnarla?
- 6.10 Obbedire alla legge morale cristiana è rinunciare alla mia libertà, a godermi la vita?
- 6.11 La legge morale cristiana riguarda tutta la vita?
- 6.12 Non c’è il rischio di diventare bigotti, esagerati, fondamentalisti?
- 6.13 La legge morale cristiana riguarda tutti gli uomini?
- 6.14 Perché occorre essere decisi ma non bastano le nostre forze?
- 6.15 Cosa devo fare quando mi scoraggio e mi viene da dire “non è per me”, “quasi quasi mi lascio andare, faccio come fanno ormai tutti”, “torno a fare la vita di prima”?