Ancora dopo un anno (perché è inutile nascondere che in Cina il Covid-19 circolava e contagiava già nell’ottobre 2019) il mondo si trova sostanzialmente impotente di fronte a questo nemico invisibile e non riesce a vincere questa guerra che pur lo mette in ginocchio. Non a caso anche in questi giorni, in Italia, si sta usando di nuovo un linguaggio, per esprimere obbligatori comportamenti sociali, che non si sentiva dal 1945: “coprifuoco”!
La società è indotta, dallo stillicidio a senso unico non solo politico ma mediatico, ad una “fobia” (questa sì reale ed oppressiva, da patologia psichica) irrazionale.
La politica, al di là della tracotanza dei proclami, di fatto balbetta “a tambur battente” (con incredibili continui DPCM notturni) la propria incapacità e la mancanza di un progetto reale per il Paese (qualcuno, magari a Bruxelles, vuol davvero far crollare l’Italia?).
La scienza, con tutto il suo delirio di onnipotenza e il suo sostituirsi ad ogni altro potere (v. i Comitati scientifici), non ci ha dato ancora risposte significative sul Covid-19: com’è nato? quanti ceppi ha? come muta? come si propaga? come ci si contagia (pure col tatto)? quanto è già attivo e contagioso prima di manifestarsi? e, soprattutto, come si combatte?
Nulla. L’unica risposta, cavalcata dalla politica con toni imperiosi (e con i suoi segni, indiscutibili, di obbedienza al potere: la “mascherina”!), è “stare rintanati … possibilmente da soli”, ora soprattutto col calar del sole (perché forse il Covid-19 è più virulento di notte?)!
E, nonostante i danni (economici, sociali, psicologici) provocati, anche ora si ripete questo unico indiscusso metodo di arginamento, senza alcun ripensamento critico e senza alcuna prospettiva: lockdown!
Danni economici (schiavi, senza nulla, ma … immuni, forse!)
L’economia è al tracollo, senza prospettive e vie d’uscita dalla crisi. Confindustria stima un’ulteriore discesa del Pil: -11/-12% (l’ultima stima per il 2020 era del -10%), con un danno per l’economia di 216 miliardi di € (superiore quindi ai fondi del cosiddetto Recovery Fund).
Intere categorie di cittadini e lavoratori si trovano totalmente allo sbando. Migliaia e migliaia sono in attesa da maggio di avere almeno la cassa integrazione.
Così ormai crescono inevitabilmente le proteste sociali, anche violente, per situazioni economiche ed umane effettivamente intollerabili.
Intanto l’ideologia Lgbt comunque galoppa (v. News precedente). E mentre va in vigore la chiusura di cinema, teatri, convegni e (per la sera) di bar e ristoranti, invece la “Quadriennale di Arte contemporanea” di Roma può permettersi di continuare la sua kermesse indisturbata. Chissà perché? Guarda caso, perché si tratta di una manifestazione gay-friendly, ispirata dal “FUORI”, il Fronte rivoluzionario omosessualista già attivo negli anni ’70, sostenuto dalla sinistra; e il governo (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) ha dato un sostegno, cioè con soldi nostri, di addirittura 1 milione di € ! [fonte: NBQ, 26.10.2020]
È poi vero che non sappiamo come curare il Covid-19, tranne la prospettiva incerta e pericolosa (cfr. documento) di un vaccino venturo (quale? prodotto da chi? per quali scopi? per quali ceppi?), che sull’uomo dovrebbe comunque essere prima sperimentato per 5 anni? In realtà fonti autorevoli dicono che le terapie per il Coronavirus sarebbero già molte (ad esempio il British Medical Journal ha aggiornato le linee guida su come gestire le varie situazioni e terapie). Quello che manca è semmai chi le prenda sul serio e le attui.
Aggiungiamo l’autorevole intervento del dott. Luigi Cavanna (primario di oncoematologia a Piacenza) sulla cura domiciliare dell’infezione (leggi).
Ideologia “lockdown”
Il lockdown (queste parole sempre in inglese, usate anche dalla politica, che fanno tanto effetto, ma che sono ridicole per un popolo che ha una lingua ed un vocabolario tra i più ricchi del pianeta, oltre a denotare un complesso di inferiorità nei confronti del mondo che conta), attuato o minacciato, ora magari in dosi minori, è un sistema di protezione, drastico quanto di dubbia efficacia, importato nella prima fase della pandemia dalla Cina, culla del Covid-19, che se in Italia è già stato catastrofico a marzo/maggio ora diventa persino stupido ripetere, un metodo ancestrale (di semplice chiusura in casa) che non tiene conto di tutti i gravi danni (economici, sociali, psicologici) che può provocare.
La politica “paternalistica” e da Stato assoluto, padre e padrone, vuole convincerci poi che se ci sono buoni risultati il merito sarebbe del lockdown (e quindi del governo); e se invece non ci sono la colpa è della ‘disobbedienza’ dei cittadini (considerati come bambini). E a questi dogmi i cittadini hanno già abbondantemente dimostrato di credere ciecamente.
Come tutte le ideologie, anche quella del presunto toccasana del lockdown ha però paura di confrontarsi con la realtà, per non essere smentito (altrimenti è la realtà che sbaglia), oppure la inventa.
Vediamo infatti in questi giorni, nella cosiddetta “seconda ondata”, peraltro prevedibile con l’autunno e che doveva comunque trovare il governo e lo Stato almeno questa volta più preparati, che la realtà effettiva è appunto occultata o inventata. Rispetto alla primavera, le infezioni da Covid-19 sono infatti non solo assai minori, ma con conseguenze di portata minima, raramente grave, quasi mai letale; comunque da non giustificare assolutamente questo allarmismo politico e mediatico, che provoca inutili fobie e persino gravi conseguenze psicologiche nel popolo. La situazione attuale (dati del 24.10.2020, fonte: NBQ, 25.10.2020 – leggi) è la seguente: il 95% di casi non presenta sintomi o ne presenta di lievissimi; su 19.644 casi diagnosticati, i malati effettivi ricoverati (e magari ricoveri non sempre necessari) sono appena 738, cioè il 3,7%; i casi seri sono poco più del 4%, quelli gravi lo 0,6%; i ricoverati in terapia intensiva sono 79, cioè lo 0,4% dei diagnosticati; le terapie intensive sono attive in media al 15%, (e comunque questa volta c’è stato tutto il tempo per accrescerle in caso di necessità). Inoltre, tra “positivi” e “contagiati” c’è un’enorme differenza (così il più autorevole virologo italiano, Giorgio Palù sul Corriere della Sera del 23.10.2020). I “tamponi” (altro mito della coronavirus-follia) oggi usati possono indicare addirittura un 90% di ‘falsi’ positivi (oltre ad essere inutili anche solo per una diagnosi che si riferisca al giorno successivo).
Semmai occorrerebbero interventi più mirati, ad esempio per i soggetti più fragili: infatti l’età media dei morti per Coronavirus (se non addirittura solo con Coronavirus) è attorno agli 82 anni (attualmente non esistono casi di pericolo di morte al di sotto dei 65 anni), che corrisponde peraltro all’aspettativa media di vita in Italia (ciò significa che di fatto i morti di Covid-19 coincidono con quelli di vecchiaia)!
Ma, per mantenere l’ideologia, si ripetono menzogne allarmistiche, quali “abbassare la curva dei contagi prima che sia troppo tardi”, “ospedali al collasso”, “prossima mancanza di posti in terapia intensiva”…!
Intanto in Cina, la culla responsabile del Covid-19 (v. News del 16.08.2020, 13.04.2020, 2.03.2020) – questione che quasi nessuno al mondo (tranne forse Trump) vuole analizzare – si è aperto ieri (26.10.2020) il trionfalistico 5° Plenum del Partito comunista cinese (vedi), chiamato ad approvare le linee guida del 14° Piano quinquennale (2021-2025) della Repubblica Popolare Cinese (che decide del destino di 1,4 miliardi di persone!) e quelle di una strategia di medio termine ribattezzata “Visione 2035”. Si parla anche che il Presidente Xi Jinping possa godere persino di una “presidenza a vita”!
(v. Asia News, 26.10.2020).
Covid-19: arma biologica prodotta dalla Cina per destabilizzare il mondo?
Anche se molti si sono subito precipitati a screditarla scientificamente, la virologa cinese Li-Meng Yan (che lo scorso aprile è stata costretta a lasciare Hong Kong, dopo le minacce ricevute da ambienti governativi cinesi, e rifugiarsi negli USA) ha sollevato questioni imbarazzanti e pericolose per la Cina (per possibili ritorsioni mondiali, specie USA). Le ha recentemente ripetute apertamente in un’intervista all’emittente televisiva spagnola Telecinco (affermando pure che per questo ha timore di essere eliminata anche fisicamente).
La convinzione fondamentale della virologa cinese è che il Covid-19 sia stato prodotto artificialmente nei laboratori di Wuhan come arma biologica, per destabilizzare il mondo intero!
Il Covid-19 è nato nel settembre 2019; ma per 4 mesi la sua diffusione è stata tenuta sotto silenzio, con l’approvazione o addirittura l’ordine del Partito Comunista Cinese e con la complicità dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Perché?
Anche il dott. Giorgio Palù, il più autorevole virologo italiano (professore emerito alla Università di Padova ed ex presidente della Società europea di virologia), in una recente intervista, ha confermato che il Covid-19 circola dal settembre 2019 (la Cina l’ha cioè silenziato per 4 mesi)!
La virologa cinese non crede poi al passaggio del virus da una specie animale (pipistrello) all’uomo. Anche il prof. Palù è convinto che “sia passato da uomo a uomo (100.000 genomi studiati lo fanno capire)”; semmai “il Covid-19 (che assomiglia all’80% a quello della Sars e al 96% a quello presente nel pipistrello) sarebbe stato prodotto artificialmente sul pipistrello e poi trasferito e adattato ancora artificialmente all’uomo; un ospite intermedio infatti non esiste. È la stessa tesi di Li-Meng Yan: una sequenza ‘sintetica’ del virus parte da quello prodotto nel pipistrello e arriva all’uomo attraverso una serie di manipolazioni effettuate in laboratorio; la virologa specifica che la struttura portante del nuovo Coronavirus sarebbe data dallo ZC45 e dallo ZXC21, proprio le strutture virali su cui lavoravano i centri militari specializzati di Chongqing e Nanjing [ricordiamo che a Wuhan operano sia il Wuhan Chinese Center for Disease Control and Prevention (WHCDC) che il Wuhan Institute of Virology (WIV) – cfr. News 16.08.2020, 13.04.2020 e 2.03.2020]. La Li-Meng Yan non crede neppure che quella del Covid-19 sia stata una diffusione “accidentale”, ma voluta dal regime cinese al fine di destabilizzare a suo favore gli equilibri internazionali.
Cioè un’arma biologica, nuova e senza restrizioni, con tre caratteristiche fondamentali per assolvere alla sua funzione: il contagio diretto tra umani, la possibilità di trasmissione attraverso pazienti asintomatici e un’elevata capacità di adattarsi e resistere nelle più varie condizioni ambientali del pianeta. Ne sarebbe una riprova anche il fatto, clamoroso, che praticamente il Covid-19 di fatto è oggi sparito in Cina.
Il che fa pensare che con il veleno la Cina abbia creato anche l’antidoto, tenuto per sé.
Simili perplessità sono anche nel prof. Palù, che coinvolge pure l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), con queste domande: “perché l’Oms non ha mandato subito una Commissione in Cina? come mai ha detto poi che i cinesi sono stati bravi? come mai quando è stato chiesto di avere il virus iniziale esso non c’era più? perché sono sparite anche le sequenze del virus del pipistrello che si coltivavano a Wuhan? perché in Cina il virus è ora sparito? ha prodotto sia il virus che l’antidoto? a quale scopo?” [fonte: Atlantico, 27.10.2020]
Inquietante …