Nagasaki 75 anni fa
Il 6.08.1945 (alle 8:16) gli USA sganciarono la prima bomba atomica (chiamata “Little Boy”) su Hiroshima, provocando la morte immediata di 140.000 persone; il 9.08.1945 (alle 11:02) venne sganciata la seconda (chiamata “Fat Man”) su Nagasaki, causando la morte immediata di 74.000 abitanti. Migliaia e migliaia di persone morirono poi in seguito per le ferite, ustioni e anche dopo anni a causa delle radiazioni. Pochi sanno, però, che proprio a Nagasaki viveva la più grande comunità cristiana, specie cattolica, del Giappone: 12.000 fedeli, dei quali 8.500 morirono nello scoppio della bomba! [fonte: AsiaNews, 10.08.2020]
Non c’era ovviamente alcun progetto in questo senso da parte degli USA; anzi, la scelta della zona specifica da colpire fu assunta all’ultimo momento per motivi persino metereologici.
Dentro la catastrofe nucleare, sperimentata per la prima volta nella storia, che porta certamente un’impronta diabolica, anche se pose fine alla Seconda Guerra Mondiale e forse trattenne poi il mondo dallo scoppio di un’altra, rimane certamente impressionante questo dato sui cattolici di Nagasaki, certo non ignoto a Satana.