Consacrazione di nazioni ai Sacri Cuori di Gesù e Maria
Il 25 marzo, solennità dell’Annunciazione del Signore, presso il grande Santuario mariano di N.S. di Fatima (dove la Madonna apparve nel 1917, con un fortissimo e più che mai attuale richiamo al mondo – vedi e vedi), il vescovo di Leiria-Fatima, card. Antonio Augusto dos Santos, ha consacrato con un Solenne Atto Pubblico il Portogallo al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria.
Si sono uniti a questa consacrazione, oltre la Spagna, altre 22 nazioni: (in ordine alfabetico) Albania, Bolivia, Colombia, Costa Rica, Cuba, Guatemala, India, Kenya, Messico, Moldavia, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Polonia, Repubblica Dominicana, Romania, Slovacchia, Tanzania, Timor Est, Ungheria e Zimbabwe.
Come si vede, l’Italia manca all’appello …
Preghiamo perché si affretti pure il giorno in cui un Papa consacri al Cuore Immacolato di Maria la Russia, come da Lei chiesto con forza nel 1917, consacrazione che sarebbe foriera di pace e di benedizione per il mondo intero.
Città e paesi italiani affidati in questi giorni dai loro sindaci alla Madonna e ai Santi
Se i Vescovi italiani non hanno aderito a quella Consacrazione di nazioni avvenuta a Fatima il 25 marzo, è invece significativo che addirittura molti sindaci italiani – si potrebbe dire in modo autenticamente laico, cioè una vera laicità che comprende e non esclude la religione, ma anzi riconosce la priorità e la superiorità del soprannaturale anche in ordine al vero bene pubblico! – abbiano affidato i paesi e le città di cui sono i “primi cittadini” alla Madonna o ai Santi patroni, venerati nelle tradizioni locali, per ottenere la grazia di sconfiggere questa pandemia e poter vivere tempi sereni e sotto la loro protezione.
Tra questi spicca il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che il 13 marzo scorso si è recato ufficialmente, con la fascia tricolore, nella celebre basilica di N. S. della Salute, eretta dal popolo veneziano alla Vergine Santa per essere stato liberato dalla peste del 1630 (da cui il titolo) ed ha rivolto alla Madonna una fervida preghiera, composta per l’occasione dal Patriarca di Venezia mons. Francesco Moraglia.
In questi giorni sono stati moltissimi i sindaci che hanno compiuto analoghi gesti così significativi e in fondo sentiti dall’intera popolazione da loro amministrata, persino da coloro che oggi purtroppo non vivono una vita di fede.
Così il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, che si è recato in preghiera insieme al vescovo locale mons. Domenico Cancian, davanti alla venerata effigie della Madonna delle Grazie (del 1456), patrona della città e alla quale la comunità si è sempre rivolta nelle emergenze. Era un secolo che non accadeva un fatto del genere, nonostante le due guerre mondiali intercorse come pure gli eventi sismici registrati. Del resto Città di Castello già nel 1622 fu proclamata “Città di Maria” e la Madonna delle Grazie è Patrona della città dal 1783.
Ecco un elenco delle città o paesi italiani che in questi giorni, per essere liberati dalla pandemia in corso, sono stati ufficialmente affidati o riaffidati alla Madonna o ai Santi patroni dai loro stessi sindaci (in ordine cronologico dell’atto ufficialmente compiuto, oltre ai due sindaci già citati): Sassuolo (MO), Naro (AG), Galatone (LE), Verona, Rodì Milici (ME), Menfi (AG), Siena, Alcamo (TP), Sambuca di Sicilia (AG), Jerzu (CA), Rapallo (GE), Nuoro, Bivona (Ag), Palazzolo Acreide (SR), Chiusa Sclafani (PA), Gela (CL), Aversa (CE), Treviso, Avola (SR), Terni, Randazzo (CT), Partanna (TP), Furci Siculo (ME), Ascoli Piceno, Galati Mamertino (ME), Sora (FR), Ferla (SR), Modica (RG), Alvignano (CE), Pisa, Vanzaghello (MI), Ravanusa (AG), Pavullo (MO), Viterbo, San Cesario (LE), Scicli (RG), San Michele di Ganzaria (CT), Nettuno (RM), Vicenza, Cavallermaggiore (CN), Giulianova (TE), Tagliacozzo (AQ), Villabate (PA), Siracusa, Mistretta (ME), Novoli (LE), Giardini Naxos (ME), Cerea (VR), San Benedetto del Tronto (AP), Curtatone (MN), Ciminna (PA), San Severo (FG), Carignano (TO), Caronia (ME), Belmonte Mezzagno (PA), Acireale (CT), Este (PD), Cassina de’ Pecchi e Sant’Agata (MI), Monreale (PA), Citerna (PG), Fabriano (An), San Cono (CT), Mazzarino (CL), Capodimonte (VT), Galatina (LE), Morano sul Po (AL), Saronno (VA), Chieri (TO), Pavia, Borghetto Santo Spirito (SV), Isola del Liri (FR), Torre del Greco (NA), Balzola (AL), Viagrande (CT), Gorla Maggiore (VA), Catania, Ficarazzi (PA).
(fonte, anche con tutti i dati di tali eventi: Alleanza Cattolica)
… altro che chiese vuote o irraggiungibili (per Decreto)!
Forse molti di coloro che ci governano non conoscono, oltre la potenza dell’Altissimo e dell’intercessione della Sua e nostra Madre e dei Santi, anche la vera identità del popolo italiano, nonostante tutto. Altrimenti avrebbero pensato maggiormente, sia pur dentro i limiti imposti dalla grave situazione sanitaria, a non escludere il popolo dalla preghiera, devozione, Santa Messa (e Confessione), funerali, adorazione davanti al Santissimo Sacramento dell’Eucaristia (Gesù vivo! che non può essere presente on-line), nelle innumerevoli chiese del nostro Paese, che è centro della cristianità, così come davanti alle statue o immagini tanto venerate e pregate nella storia e nel presente! E questo proprio in vista del vero bene dei singoli e dell’intera popolazione italiana, oltre che ovviamente della salvezza eterna!
Una necessità (oltre quelle che permettono in questi giorni gli spostamenti) assai maggiore di quanto possiamo trovare in farmacia, al supermercato, per non dire nelle tabaccherie (dove è invece permesso andare)!