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Ogni anno, nell’anniversario della sentenza della Corte suprema USA che il 22.01.1973 liberalizzò l’aborto negli USA (provocando così in neppure 50 anni la morte di quasi 70 milioni di bambini nel grembo materno), si tiene a Washington un’imponente “Marcia per la vita” (March for Life), la più grande marcia per i diritti civili tenuta negli USA, con la partecipazione di oltre 500.000 persone, di cui la maggior parte giovani.
Sotto la presidenza Obama tale annuale manifestazione pro-life, contraria alle sue politiche abortiste, veniva ovviamente snobbata dal Presidente e dalle istituzioni democratiche e censurata dalla grande stampa. Ricordiamo che nella propaganda elettorale, la Hillary Clinton disse addirittura di voler promuovere l’aborto, garantito dallo Stato, fino alla nascita del bambino!
Da quando è stato eletto Presidente degli USA, Donald Trump ha invece subito sostenuto questa e altre iniziative “pro-life”, inviando già nel 2017 il vicepresidente USA Mike Pence a presenziare a suo nome la Marcia (v. News del 27.01.2017), così come ha tagliato i fondi pubblici alle grandi organizzazioni abortiste (v. International Planned Parenthood Federation, che promuove l’aborto a livello internazionale), dirigendo invece tali risorse a favore dell’assistenza mondiale alla maternità e all’infanzia.
Nel 2018 Trump aveva voluto rendersi ancor più presente alla manifestazione, mediante un video-messaggio di incoraggiamento e di partecipazione (cfr. News del 19.01.2018); ed era la prima volta, in 45 anni, che un Presidente USA compiva un tale passo.
Anche lo scorso anno (v. News del 18.01.2019) il Presidente USA, oltre ad essere rappresentato alla Marcia dal vicepresidente Mike Pence, aveva voluto far sentire tutto il suo sostegno con un video-messaggio, in cui ribadiva che come Presidente avrebbe «sempre difeso il primo diritto della nostra Dichiarazione d’Indipendenza, cioè il diritto alla vita», così come l’obiezione di coscienza (messa invece sotto attacco da Obama) «per proteggere la libertà religiosa di medici, infermieri ed enti benefici (come le Piccole Sorelle dei Poveri», le suore costrette a una lunghissima battaglia giudiziaria per sottrarsi al cosiddetto «mandato contraccettivo» dell’Obamacare); ed aggiunse di voler sostenere anche «l’amorevole scelta dell’adozione e dell’affido, anche attraverso il supporto dei servizi di adozione basati sulla fede». Nello stesso giorno il Presidente USA aveva indirizzato una lettera alla speaker della Camera, l’abortista Nancy Pelosi, in cui affermava che avrebbe usato il suo potere di veto nei confronti di ogni disegno di legge che tentasse di indebolire la protezione per i nascituri (in riferimento alle politiche abortiste dei “democratici”).

Ebbene, quest’anno il Presidente Trump ha voluto compiere un passo ancora più deciso e “storico” a sostegno della “Marcia per la vita” (tenuta il 24.01.2020), partecipandovi di persona! È infatti il primo Presidente USA a compiere un tale gesto.
Di fronte alle 700.000 persone presenti alla Marcia, di cui la maggior parte giovani sotto i 25 anni (numero ogni anno in crescita, segno di un cambiamento in favore alla vita delle nuove generazioni americane), Trump ha infatti sottolineato: “È per me un grande onore essere il primo Presidente della storia che partecipa alla Marcia per la Vita!”
Non solo, ma il Presidente ha voluto addirittura unire la difesa della vita del nascituro a Dio: “Tutti noi comprendiamo una verità eterna: ogni bambino è un dono prezioso e sacro di Dio. Assieme, noi dobbiamo proteggere, amare e difendere la dignità e la santità di ogni vita umana … Quando vediamo l’immagine di un bambino nel grembo materno, vediamo la maestosità della creazione di Dio … ogni vita umana, nata e non nata, è fatta a immagine santa di Dio Onnipotente. Insieme, difenderemo questa verità in tutta la nostra magnifica terra”.
E non sono solo parole. Fin dall’inizio del suo mandato Trump ha infatti varato una lunga serie di provvedimenti per limitare l’aborto, de-finanziare i programmi abortisti, nominare giudici potenzialmente pro-life, agire anche a livello internazionale contro la cosiddetta pianificazione familiare. Per questo viene considerato il Presidente più pro-life della storia americana.
Trump ha contrapposto le sue politiche a quelle dei Democratici, mai così abortisti come in questi ultimi tre anni. “Quando si tratta di aborto – ha sottolineato – i Democratici hanno abbracciato le posizioni più radicali ed estreme. Quasi tutti i principali Democratici del Congresso ora supportano l’aborto finanziato dai contribuenti fino al momento della nascita. L’anno scorso, i legislatori di New York hanno applaudito con gioia il passaggio della legislazione che avrebbe permesso a un bambino di essere strappato dal grembo materno fino al parto. Quindi, abbiamo avuto il caso del governatore democratico nello Stato della Virginia, che ha dichiarato che avrebbe ucciso un bambino anche dopo la nascita!”

Il Presidente degli Stati Uniti alla marcia per la vita! Un fatto che nella “laicissima” Europa, e persino in Italia (centro della Cattolicità), risuonerebbe scandaloso, anacronistico, incomprensibile, perfino clericale o addirittura antidemocratico. Infatti nessun Presidente o Capo di governo europeo lo ha mai fatto; neppure in Italia, dove sembrerebbe assurdo vedere un Presidente del Consiglio o addirittura della Repubblica, pur sedicenti “cattolici”, ad un Marcia per la Vita … dove ultimamente si fa fatica a trovare persino il volto e l’appoggio di un Vescovo!