La crisi cristiana negli USA
Continua negli USA il declino delle persone che si professano cristiane. Oltre alla mancanza di una vera catechesi e formazione cristiana, incide notevolmente in questo calo pure la questione dei gravi scandali che hanno coinvolto persino alti gradi della gerarchia ecclesiastica.
Secondo un’indagine condotta dal Pew Research Center, si dichiara ancora cristiano il 65% degli adulti americani (cioè 167 milioni di persone su una popolazione di 256 milioni), con un calo percentuale di ben 12 punti percentuali rispetto al 2009. Mentre è cresciuta dal 17% al 26% la percentuale di coloro che si definiscono atei, agnostici o che non aderiscono ad alcuna confessione religiosa.
In modo più specifico, si dichiara “cattolico” il 20% della popolazione (contro il 23% del 2009), mentre il 43% si dichiara “protestante” (contro il 51% del 2009).
La nota poi più dolente riguarda i giovani e i ragazzi: si dichiara cristiano il 49% dei nati tra il 1981 e il 1996 (con un calo del 16% rispetto al 2009); mentre il 40% dice di non aderire ad alcuna religione e il 10% si riconosce in fedi non cristiane. Anche la frequenza alle celebrazioni religiose è diminuita negli ultimi 10 anni del 7%. [fonte: Il Timone/News, 19.10.2019]