Fulton Sheen presto “Beato”
Forse il nome di questo arcivescovo americano oggi è quasi del tutto sconosciuto, specie in Europa; ma negli anni ‘70/’80 del secolo scorso era un volto assai noto ed amato negli USA, soprattutto a motivo delle sue straordinarie catechesi che, tra i primi, fece prima alla radio e poi alla televisione. Era infatti seguito da 30 milioni di ascoltatori a settimana e alla sua predicazione si devono almeno 50.000 conversioni (solo per parlare di quelle documentate)! Eppure la sua parola, pur essendo suadente, non faceva mai sconti sulla Verità; e risulta persino ‘profetica’ per il nostro tempo (come vediamo nell’esempio sotto riportato), aiutandoci ad individuare “i segni dei tempi”, come sottolineava, cioè la drammaticità persino apocalittica dello scontro in atto tra la Verità (Cristo) e la grande “menzogna”, tra il bene e il male, tra il Regno di Dio e l’opera di Satana.
Fulton Sheen nacque a El Paso (Illinois, USA) l’8.05.1895. Il suo nome di Battesimo era Peter John, ma stranamente fu sempre noto a tutti coi cognomi della madre (Delia Fulton) e del padre (Newton Sheen), di origini irlandesi. Entrato in Seminario non da piccolo, il 20.09.1919 divenne sacerdote (promise in quel giorno che avrebbe dedicato un’ora al giorno all’Adorazione Eucaristica e resterà fedele a questa promessa tutta la vita). Già laureato in filosofia, compì altri studi specialistici a Washington DC, a Lovanio (dottorato in filosofia), a Parigi e a Roma (dottorato in teologia). Fu docente di filosofia e teologia, oltre che seguitissimo predicatore. Il suo punto di riferimento filosofico e teologico è in fondo sempre stato S. Tommaso d’Aquino. Mentre insegnava Filosofia a Washington DC, cominciò a tenere un programma radiofonico la domenica sera sulla NBC («The Catholic Hour»,). Divenne subito assai noto e seguito in tutti gli Stati Uniti, ma anche nel mondo intero, a tal punto da essere ammirato anche da Papa Pio XII, che lo creò vescovo l’11.06.1951 (prima come ausiliare di New York; poi nel 1966 Papa Paolo VI lo nominò Vescovo di Rochester; ma nel 1969 si ritirò dall’impegno pastorale episcopale). Intanto dal 1950, in qualità di direttore nazionale della Società per la Propagazione della Fede, iniziò una lunga serie di viaggi in Asia, in Africa e in Oceania, per l’evangelizzazione dei popoli. Scrisse più di 60 libri, con un numero immenso di lettori; ma continuò con grande successo anche la sua predicazione radiofonica; per cui l’emittente televisiva NBC già dal 1951 lo volle come conduttore e predicatore stabile del seguitissimo programma «Life’s Worth Living» (Vale la pena di vivere), che ebbe uno straordinario e duraturo successo.
Morì a New York il 9.12.1979 ed è sepolto nella cattedrale di Peoria (Illinois, USA).
Il 5 luglio scorso (2019) papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto relativo a un miracolo* ottenuto per intercessione di Fulton Sheen, portando così la causa di beatificazione verso la conclusione e preparando la sua prossima beatificazione.
* Nel 2010 a Peoria un bambino era nato morto. I familiari del neonato cominciarono subito a rivolgersi nella preghiera a monsignor Sheen, mentre il piccolo veniva trasferito all’OSF Medical Center, a poca distanza dalla cattedrale di Peoria, dove riposa la salma del prossimo Beato. Nonostante avesse ricevuto i trattamenti medici più avanzati, il neonato continuava a non manifestare segni di vita; dopo un’ora sarebbe stato dichiarato “clinicamente morto”. Il medico attese ancora un minuto, ma proprio mentre stava per annunciare il decesso, il cuore del neonato cominciò a battere e la sua respirazione divenne normale. Dopo qualche settimana, il bambino fu dimesso. Da allora gode di buona salute.
Nel 2011 la diocesi di Peoria ha istruito l’inchiesta sul presunto miracolo, i cui risultati sono stati consegnati, nel dicembre dello stesso anno, alla Congregazione delle Cause dei Santi. La Consulta Medica, il 6.03.2014, si è pronunciata a favore dell’impossibilità di spiegare l’accaduto secondo le attuali conoscenze mediche; e il 17.06.2014 i Consultori teologi si sono pronunciati a favore del legame tra l’avvenuta miracolosa guarigione e l’intercessione di Fulton Sheen.
Ecco qui di seguito, come esempio, un estratto della straordinaria (e profetica!) catechesi tenuta alla radio da mons. Fulton Sheen il 26.01.1947 sull’Anticristo:
“Perché così poche persone si accorgono della gravità della nostra crisi presente? … La nuova era in cui stiamo entrando è quella che potremmo chiamare la fase religiosa della storia umana. Non fraintendetemi; “religiosa” non vuol dire che gli uomini si rivolgeranno a Dio, ma piuttosto che l’indifferenza all’assoluto che ha caratterizzato la fase liberale della civiltà sarà seguita da una passione per l’assoluto … Da oggi in poi gli uomini si divideranno in due religioni concepite di nuovo come abbandono a un assoluto. Il conflitto del futuro è tra un assoluto che è il Dio-Uomo e un assoluto che è l’uomo-dio; tra il Dio che si è fatto uomo e l’uomo che si fa dio; tra i fratelli in Cristo e i compagni nell’Anticristo.
L’Anticristo, però, non sarà chiamato così, altrimenti non avrebbe seguaci. Non indosserà calzamaglie rosse né vomiterà zolfo, né impugnerà una lancia né agiterà una coda con la punta a forma di freccia come il Mefistofele nel Faust. Da nessuna parte nelle Sacre Scritture troviamo conferma del mito popolare che immagina il diavolo come un buffone vestito di rosso. È descritto invece come un angelo caduto, come “il Principe di questo mondo” il cui mestiere è di dirci che non esiste nessun altro mondo. La sua logica è semplice: se non c’è un paradiso, non c’è alcun inferno; se non c’è un inferno, non c’è alcun peccato; se non c’è il peccato, non c’è alcun giudizio, e se non c’è un giudizio allora il male è bene e il bene è male. Ma al di là di queste descrizioni, Nostro Signore ci dice che egli sarà molto simile a Lui, che ingannerà perfino gli eletti (e di sicuro nessun diavolo di quelli che abbiamo visto nei libri illustrati riuscirebbe a ingannare gli eletti). In che modo egli verrà in questa nuova era per convincerci a seguire il suo culto? Verrà travestito da Grande Umanitario; parlerà di pace, prosperità e abbondanza non come mezzi per condurci a Dio, ma come fini in sé. Scriverà libri su una nuova idea di Dio adatta ai modi di vivere della gente; diffonderà la fede nell’astrologia in modo da incolpare per i nostri peccati non la nostra volontà, ma le stelle; spiegherà psicologicamente la colpa in termini di sesso represso, farà sprofondare gli uomini nella vergogna se gli altri uomini diranno che non sono di mente aperta e liberali; identificherà la tolleranza con l’indifferenza verso quel che è giusto e quel che è sbagliato; incoraggerà i divorzi con l’inganno secondo cui una nuova unione è “vitale”; accrescerà l’amore per l’amore e diminuirà l’amore per la persona; invocherà la religione per distruggere la religione; parlerà perfino di Cristo e dirà che è stato il più grande uomo che sia mai vissuto; dirà che la sua missione è liberare gli uomini dalla schiavitù della superstizione e dal fascismo, che baderà di non definire mai. Ma in mezzo a tutto il suo apparente amore per l’umanità e alle sue chiacchiere su libertà e uguaglianza, avrà un grande segreto che non rivelerà a nessuno: non crederà in Dio. Poiché la sua religione sarà la fratellanza senza la paternità di Dio, ingannerà perfino gli eletti. Istituirà una contro-chiesa, che sarà una scimmiottatura della Chiesa, perché lui, il diavolo, è la scimmiottatura di Dio. Essa sarà il corpo mistico dell’Anticristo e a livello esteriore ricorderà la Chiesa come corpo mistico di Cristo. In un disperato bisogno di Dio, indurrà l’uomo moderno nella sua solitudine e frustrazione a morire dalla voglia di entrare a far parte della sua comunità, la quale darà all’uomo uno scopo più grande senza bisogno di correzione personale né di ammettere la propria colpa …
Dal momento che i segni dei nostri tempi indicano una battaglia tra assoluti possiamo aspettarci che il futuro sarà un tempo di prova; per due ragioni. Innanzitutto, perché si fermi la disgregazione. Se non ci fossero catastrofi, l’empietà prenderebbe sempre più terreno … Dio non permetterà che l’ingiustizia diventi eterna … La verità morale è vendicata dalla rovina che consegue al suo ripudio. Il caos dei nostri tempi è l’argomento negativo più forte che potesse mai essere utilizzato dal cristianesimo. La catastrofe rivela che il male si sconfigge da solo e che non possiamo distogliere lo sguardo da Dio, come abbiamo fatto, senza fare del male a noi stessi.
La seconda ragione per cui dovrà arrivare una crisi è per prevenire una identificazione sbagliata tra la Chiesa e il mondo. Nostro Signore ha inteso che coloro che sono i Suoi seguaci fossero diversi nello spirito da coloro che non lo sono. Ma questa linea di demarcazione è stata offuscata. Invece del nero e del bianco c’è soltanto una sfumatura. La mediocrità e il compromesso caratterizzano le vite di tanti cristiani. Leggono gli stessi romanzi dei moderni pagani, educano i figli nella stessa maniera atea, danno retta ai medesimi commentatori che non hanno altri criteri se non giudicare il presente dal passato e il futuro dal presente; consentono che s’insinuino nelle loro famiglie usi pagani come il divorzio e le seconde nozze; vi sono sedicenti leader sindacali cattolici privi di carattere che danno indicazioni di voto per i comunisti ai congressi, o scrittori cattolici che accettano presidenze in organismi comunisti per inoculare idee totalitarie nei film. Non ci sono più il conflitto e l’opposizione che devono caratterizzarci. Stiamo influenzando il mondo meno di quanto il mondo influenzi noi. Non c’è più diversità. Noi che siamo stati inviati per fondare un ospedale siamo stati infettati dalla malattia, e dunque abbiamo perduto il potere di guarire. E poiché l’oro è mescolato a una lega, tutto dev’essere gettato nella fornace affinché lo scarto sia bruciato. Il valore della prova sarà di distinguerci. Una catastrofe deve giungere per rifiutarci, disprezzarci, odiarci, perseguitarci, e allora, allora potremo marcare la nostra lealtà, affermare la nostra fedeltà e dichiarare dalla parte di chi stiamo. Diminuiremo in numero, ma aumenteremo in qualità. Non è per la Chiesa che temiamo, ma per il mondo. Tremiamo non perché Dio potrebbe essere scalzato dal trono, ma perché potrebbe regnare la barbarie.
Infine tre consigli pratici per questi tempi, perché i cristiani prendano coscienza che un momento di crisi non è un tempo di disperazione, ma di opportunità. Siamo nati nella crisi, nella sconfitta: la Crocefissione. E una volta che prendiamo coscienza che siamo sottoposti alla Collera Divina, possiamo diventare oggetto della Divina Misericordia. Gli autentici insegnamenti di Dio generano speranza. Il ladrone sulla destra arrivò a Dio attraverso una crocefissione.
In secondo luogo i cattolici devono accrescere la loro fede, appendere un crocifisso nelle loro case, ricordarsi che hanno una croce da portare; riunire le vostre famiglie ogni sera per recitare il Rosario; andare alla Messa quotidiana; fare ogni giorno l’Ora Santa nella Presenza del nostro Signore dell’Eucaristia …
Coloro che hanno fede faranno meglio a rimanere in stato di grazia e coloro che non l’hanno faranno meglio a capire le proprie intenzioni, poiché nell’era che viene ci sarà un solo modo per fermare le vostre ginocchia tremanti, e sarà piegarle e mettersi a pregare. Pregate Michele, Michele il Principe del mattino, che sconfisse Lucifero che voleva farsi dio. Quando un tempo il mondo si incrinò a causa di un ghigno in paradiso, egli si alzò e trascinò giù dai sette cieli l’orgoglio che voleva guardare l’Altissimo dall’alto in basso.
E pregate anche Nostra Signora. Ditele: “È a te che è stato dato il potere di schiacciare la testa del serpente che mentendo disse agli uomini che sarebbero diventati dèi. E possa tu, che ritrovasti Cristo allorché Egli fu perso per tre giorni, ritrovarLo di nuovo per il nostro mondo che Lo ha perduto …”.