Su circa 60 milioni di Italiani, tuttora circa 45 milioni (cioè il 74,5%) sono ufficialmente Cattolici, in quanto battezzati nella Chiesa Cattolica. Solo 14 anni fa (2005) erano 55.771.000 (pari al 97,68% dell’intera popolazione italiana)! Chi si dichiara cattolico “praticante” (come dovrebbe essere, perché credere in Cristo significa appartenergli anche sacramentalmente, incontrandolo nell’Eucaristia domenicale, e voler obbedire ai suoi comandamenti, cfr. Gv 14) è però in media il 25% della popolazione (mentre solo 5 anni fa era il 33,1% e il 36% nel 2006).

Attualmente si dichiara “non-religioso” circa il 22% della popolazione italiana, cioè già circa 13 milioni di persone.

Gli appartenenti ad altre cosiddette “Confessioni cristiane” o ad altre Religioni sono ufficialmente circa 2 milioni di persone, cioè il 3,7% della popolazione; erano 1.781.207 nel 2016 e 1.417.000 nel 2012. Tali incrementi sono dovuti principalmente all’immigrazione.

Tra le cosiddette Confessioni cristiane, abbiamo ufficialmente in Italia 476.400 Protestanti (ma potrebbero essere anche 700.000; erano 450.392 nel 2016, 435.000 nel 2012, 50.000 nel 2001) e 306.700 Ortodossi (ma potrebbero essere anche 1.700.000, dovuti alla forte immigrazione dai Paesi dell’est Europa; erano 212.318 nel 2016, 110.000 nel 2012 e 140.000 nel 2001).

Tra i sedicenti Cristiani (ma non lo sono perché non credono alla divinità di Gesù) abbiamo poi in Italia 411.600 Testimoni di Geova (erano 424.259 nel 2016 e 415.000 nel 2012).

Circa i seguaci di altre Religioni, abbiamo attualmente (2018) in Italia i seguenti dati (in ordine numerico decrescente).

Difficile quantificare la presenza dei Musulmani, che dovrebbero ammontare a circa 2.000.000, anche se ufficialmente sono musulmani 405.300 di residenti italiani (circa il 20% del totale degli italiani seguaci di altre Religioni o Confessioni); nel 2016 erano circa 1.600.000 (ufficialmente solo 302.090; nel 2012 risultavano 115.000) e nel 2001 erano 580.000.

Buddhisti sono 186.600 (pari al 9,1% del totale di seguaci di altre Religioni/Confessioni presenti in Italia – considerando anche gli stranieri non ufficialmente residenti in Italia sono 295.000); erano 157.011 nel 2016, 135.000 nel 2012 e 25.000 nel 2001.

Gli Induisti e neo-induisti sono 45.200 (2,2% del totale dei seguaci di altre Religioni/Confessioni presenti in Italia – considerando anche gli stranieri non ufficialmente residenti in Italia: 193.000); erano 35.672 nel 2016 (non ufficialmente residenti in Italia: 149.000), 26.000 nel 2012 e 25.000 nel 2001.

Gli Ebrei ufficialmente residenti in Italia sono 36.500 (quasi invariati negli ultimi 7 anni); erano invece 4.000 nel 2001.

Gli aderenti alle sette appartenenti ai cosiddetti “Movimenti del potenziale umano” sono 30.000 (praticamente stabili negli ultimi 20 anni).

Ancora tra i gruppi sedicenti cristiani abbiamo i Mormoni (“Chiesa di Gesù e dei Santi degli ultimi giorni”): sono 27.500 (erano 26.750 nel 2016, 25.000 nel 2012, ma soli 9.000 nel 1990).

Gli aderenti alla New Age (e Next Age) sono 20.000 (dato stabile negli ultimi 10 anni).

Anche i fedeli Sikh, radhasoami (e derivazioni) sono circa 20.000, ma in crescita: erano 17.000 nel 2017, 14.693 nel 2016 e 6.000 nel 2012.

Gli aderenti all’area esoterica denominata “Antica sapienza” sono 16.500 (15.000 nel 2012)

I discepoli di altre esperienze religiose (qui non elencate) sono 13.700 (erano 6.000 solo nel 2016)

I seguaci di altri gruppi sedicenti cristiani (qui non elencati) sono 7.400 (5.000 nel 2012)

I discepoli di altri gruppi religiosi orientali (qui non elencati) sono ufficialmente 5.600 (erano 2.000 nel 2012), ma se si considerano gli effettivamente presenti sul territorio italiano il numero sale oltre gli 80.000.

I seguaci di altri gruppi di matrice islamica sono circa 5.000 (4.000 nel 2012).

Gli aderenti alla religione Osho e derivazioni sono 4.000. 

I seguaci delle nuove religioni giapponesi sono 3.500 (praticamente stabili negli ultimi 10 anni).

[fonte principale: CESNUR (Centro Studi Nuove Religioni); per il 2001: Enciclopedia delle Religioni in Italia]


Si osservi che nel caso dell’Islam e delle altre religioni orientali, i dati in crescita sono dovuti non tanto a conversioni di Italiani (tranne diversi casi per il Buddhismo), ma ovviamente all’ingresso di immigrati da Paesi in cui quelle religioni sono presenti.
 

Questi dati attestano che anche in Italia, centro vivo della Cattolicità (Roma), mentre la fede cattolica conosce una dolorosa crisi, specie nei giovani (per non parlare poi dell’ignoranza – o presunzione di farsi una fede “a modo proprio” – dei reali contenuti della fede e della morale cristiana anche in coloro che si definiscono cattolici, persino tra i praticanti), la società, specie a motivo di un’esorbitante immigrazione, diventa sempre più multi-etnica e multi-religiosa. Questo comporta però, a causa appunto anche dell’ignoranza della vera fede cattolica da parte ormai della stragrande maggioranza degli Italiani, un clima sempre più “relativista”, fortemente voluto dalla cultura dominante occidentale, che riduce le Religioni a sentimenti e scelte individuali, sostanzialmente equivalenti e considerate erroneamente ininfluenti sulla società.

Tutto ciò, quando fino a 60 anni fa i Cattolici italiani ed europei portavano la vera fede cristiana (rivelata da Dio stesso, in Cristo, e quindi assolutamente e insuperabilmente la Verità e condizione di salvezza eterna!) in tutto il mondo, anche a costo del martirio. Mentre oggi non si riesce a portare la salvezza di Cristo neanche al non-cristiano della porta accanto; e si giunge persino a teorizzare che non si debba farlo (contrariamente al comando stesso di Gesù – v. ad es. Mt 28,18-20)!