Quello di nascondere o eliminare i simboli cristiani dall’Europa (specie occidentale) perché disturberebbero o offenderebbero i migranti di altre religioni, specie musulmani, è di fatto un assurdo se non diabolico pretesto per distruggere ogni segno cristiano, confondendo l’accoglienza o la laicità di uno stato con una sorta di “ateismo di Stato”, coperto di ‘politicamente corretto’.
Così è accaduto recentemente anche in Grecia, propriamente nell’isola di Lesbo, l’isola dell’Egeo ormai nota più per essere diventata la terra di approdo di migliaia di migranti che per essere una delle culle della civiltà occidentale. Essendo stata eretta una Croce metallica, con il pretesto di costruzione abusiva, ma con l’intento dichiarato di “non offendere i migranti” (!), la polizia di Mitilene ha arrestato addirittura 33 persone sospettate di aver costruito tale Croce. In realtà aveva chiesto immediatamente la rimozione della Croce anche una Ong locale chiamata “Coesistenza e comunicazione nell’Egeo”. Poi tale Croce è stata abbattuta violentemente da persone non identificate, mosse però con un chiaro intento di odio verso il simbolo del cristianesimo.