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Ancora su Trump… “controcorrente” (e per la vita)


Il presidente USA Donald Trump (* cfr. anche News del 27.01.2017, 16.02.2017 e 01.10.2017) vara un provvedimento che taglia i fondi pubblici alle strutture di pianificazione familiare federale, per qualsiasi clinica che offre servizi di aborto o che rimanda i clienti ai fornitori di aborti. Si torna così a quanto stabilito dal cosiddetto “Titolo X” (fondo che consiste ora in 260 milioni di $ annui), nato nel 1970 a favore della pianificazione familiare, ma che escludeva finanziamenti agli aborti, motivazione mantenuta da Ronald Reagan nel 1988 e invece capovolta, a favore dell’aborto, da Bill Clinton nel 1994.

Chi risentirà maggiormente di questo taglio è la Planned Parenthood, il più grande centro di pianificazione famigliare e abortivo degli Stati Uniti, di fatto la più grande impresa di aborti negli USA (320.000 aborti annui praticati) che godeva del contributo statale di 50-60 milioni di $ annui.

La lotta all’aborto negli Stati Uniti sta raggiungendo importanti successi: diversi Stati, infatti, stanno legiferando per ridurre la finestra di tempo entro cui è possibile abortire. In particolare lo Iowa che ha recentemente approvato una legge che vieta l’aborto dal momento in cui si può rilevare un battito cardiaco fetale, cioè circa dalla sesta settimana di gravidanza.