La grancassa mediatica e ideologica da anni proclama il fantomatico “preservativo” come la panacea per vivere liberamente il sesso come, quando e con chi ci pare. Anche in questo caso però la realtà è diversa dall’ideologia: infatti, al di là della gravissima banalizzazione del rapporto sessuale (intanto, si dice, è protetto!) che tale strumento meccanico induce, accade non di rado che ad esempio esso si rompa. Le stesse case farmaceutiche produttrici ammettono un fallimento del 5%; ma studi scientifici più accurati parlano di un’efficacia al 90% e alcuni persino all’82% (tra l’altro c’è pure la questione che il virus Hiv responsabile dell’AIDS ha dimensioni assai più piccole della spora del lattice con cui è fatto il preservativo). Un dato che sarebbe allora comunque drammatico anche per il più libertino: si tratta infatti di una percentuale che significa, su 100 rapporti, 5 o 10 o addirittura 18 possibilità di contrarre gravi infezioni (perfino mortali) e di generare una vita umana.
Ma l’uomo contemporaneo non deve preoccuparsi più di tanto: infatti anche la scienza gli viene incontro per soddisfare irresponsabilmente ogni sua voglia sessuale. Ha prima inventato la pillola anticoncezionale, poi la spirale (che è addirittura abortiva), e oggi anche la pillola del giorno dopo, quella del 5° giorno (EllaOne), infine la pillola aborto-fai-da-te RU486. E se proprio va male, i Parlamenti hanno intanto deciso, contro la scienza, che il feto non è un essere umano fino a 3 mesi (terrificante che sia un Parlamento a decidere quando io sono un essere umano e quando è allora lecito uccidermi!), oppure prima o dopo (la Hillary Clinton aveva già pronto nel suo programma l’aborto, cioè l’uccisione del bambino, fino al momento del parto).
Ebbene, a proposito ad esempio della pillola utile fino al 5° giorno dal rapporto sessuale avvenuto (EllaOne, che in modo menzognero anche nel suo foglio illustrativo viene chiamata “contraccettivo d’emergenza”, in realtà con tutta la potenzialità di essere già “abortiva”, poiché impedisce non la fecondazione dell’ovulo ma l’annidamento nell’utero del potenziale ovulo già fecondato; per cui il meccanismo endometriale diEllaOne induce un numero non quantificabile di aborti invisibili), in vendita nelle farmacie italiane dal 2.04.2012 (inizialmente era prevista la prescrizione medica e persino un impossibile test di gravidanza negativo, per non essere soggetta appunto alla legge 194 sull’aborto; poi fu subito liberalizzata), il consumo in Italia è schizzato in soli due anni da 14.000 nel 2014 a 200.000 nel 2016!