National Geographic: a donna più potente del mondo? Maria di Nazaret!
(così per il National Geographic)
Non è l’espressione di qualche devoto, ma nientemeno che il titolo, la copertina e primo articolo del numero di dicembre 2015 della prestigiosa rivista scientifica americana National Geographic! Sulla copertina dell’attuale numero dell’autorevole rivista, che ha una vasta eco mondiale specie nel mondo scientifico, campeggia infatti la meravigliosa “Madonna del Libro” di Sandro Botticelli, con questo sorprendente titolo: «How the Virgin Mary Became the World’s Most Powerful Woman» (“Come la Vergine Maria divenne la donna più potente del mondo”)!
L’articolo è di Maureen Orth, inviato speciale a tutti noto negli Usa, frequentatrice assidua e temuta commentatrice del jet set, in particolare holliwoodiano, firma storica di Vanity Fair, Newsweek, Vogue, nonché presenza abituale dei colossi televisivi Abc e Nbc. Dopo un viaggio che va da Medjugorje (dove ha potuto constatare la guarigione miracolosa del connazionale Arthur Boyle, un uomo di 59 anni, andato lì nel 2000 quand’era ormai sopraffatto dal cancro e i medici gli avevano pronosticato pochi mesi di vita, e guarito improvvisamente) a Lourdes, da Czestochowa a Kibeho (Rwanda), girando tutto il mondo per poi ritornare in America con la tappa al principale santuario mariano delle Americhe (Guadalupe, Messico), l’autrice constata l’incredibile immensa attrazione e potenza di intercessione che Maria Santissima esercita nella storia a livello planetario. Persino nel mondo musulmano, constata, la devozione e il ricorso a Lei è spesso assai forte: l’autrice annota che “già il Corano la proclama «prescelta da Dio, fra tutte le donne, per la sua purezza e l’obbedienza» e Bakr Zaki Awad, decano della facoltà di Teologia nell’Università Al Azhar del Cairo, non esita a definire Maria, la «donna più virtuosa e casta dell’universo»; inoltre la Madonna è anche apparsa in Egitto, a Zaytun, e non è raro incontrare fedeli musulmani che, passando con disinvoltura dalla moschea alla chiesa copta, ne venerano le immagini e la pregano”. “Maria di Nazaret – continua – ha già cambiato le sorti del creato, per sempre, e lo potrà fare anche per questa epoca drammatica”. Non tutto è perduto perché Cristo ha vinto il mondo grazie al Sì di sua Madre Maria.
In effetti, come non riconoscere che le parole di lode e profetiche di quella fanciulla di Nazareth nel Suo “Magnificat” (“d’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata”) si sono realizzate e proprio Lei è la creatura non solo più eccelsa ma più amata e venerata della storia e del pianeta?
E, dentro questo mondo sempre più in travaglio e pericolo, non si avvicina forse il giorno in cui il Suo “Cuore Immacolato trionferà”, come disse nel 1917 a Fatima?