Il Papa dice che “il capolavoro della società è la famiglia” (vedi catechesi di oggi) e che invece in questo “rompere i legami con sempre maggiore frequenza e rapidità, sono proprio i figli i primi a portarne le conseguenze. Ma pensiamo che le prime vittime, le vittime più importanti, le vittime che soffrono di più in una separazione sono i figli. Se sperimenti fin da piccolo che il matrimonio è un legame <a tempo determinato>, inconsciamente per te sarà così. In effetti, molti giovani sono portati a rinunciare al progetto stesso di un legame irrevocabile e di una famiglia duratura. Credo che dobbiamo riflettere con grande serietà sul perché tanti giovani non se la sentono di sposarsi. C’è questa cultura del provvisorio … tutto è provvisorio, sembra che non ci sia qualcosa di definitivo”.
Dal 23 aprile invece anche in Italia ci si può divorziare dopo soli 6 mesi dal Matrimonio [ma a questo punto perché lo Stato si occupa ancora di Matrimonio? e ci si protende ogni giorno di più a volerlo garantire anche agli omosessuali?). Il Presidente del Consiglio se ne vanta come di un “impegno mantenuto”! La Camera approva (398 sì, 28 no, 6 astenuti) in via definitiva “questa legge che sconvolge il diritto di famiglia … una devastante china antifamiliare” (Avvenire, 23.04.2015). Intanto i “Palazzi” da decenni continuano invece a rimandare il sostegno alla famiglia (è più conveniente convivere, anche economicamente), a non sostenere la paternità e maternità (è fiscalmente più conveniente non avere figli, anche se lo Stato sarebbe fallito da anni per denatalità se non fossero arrivati gli immigrati), a negare la priorità della famiglia nella scelta dell’educazione (sempre più una scuola solo “di stato”, discriminando vergognosamente le scuole pubbliche non statali, che pur fanno guadagnare allo Stato – v. sotto news del 10.01.2015 – e che ora si prefigge persino di sconvolgere con violenza e d’autorità, esclusa la famiglia, anche i valori più alti, come quelli della sessualità e dell’identità maschio-femmina, v. sotto News del 5.02.2015).
Ecco dove ha portato la deriva di un cattolicesimo “del dialogo”, delle “scelte religiose”, che nel sociale ha di fatto tradito se stesso e i valori più alti, col pretesto di “rispettare la maggioranza” (che intanto potenti lobbies anticristiane stavano indottrinando!), di “servire le Istituzioni”, camminando con chi quei valori li ha sempre combattuti, magari sempre col pretesto di “evitare leggi peggiori”! Una fede “addomesticata” (v. sotto News del 10.03.2015), che continuamente si nasconde e che nasconde di fatto una “Statolatria” di nuova lega, che si mette al posto di Dio, sconvolgendo e distruggendo anche i valori più alti. Anche se poi (Presidente della Repubblica e Presidente del Consiglio in testa) ci si fa vedere ad andare alla Messa ogni domenica … e al momento giusto si chiedono i voti dei “cattolici” (ora forse non lo faranno neppure più, in quanto si sono accorti che intanto i Cattolici anche in Italia sono rimasti “quattro gatti”, a parte gli “addomesticati”).