le scuole paritarie

Con le scuole paritarie lo Stato italiano risparmia 6,3 miliardi di € l’anno


L’Italia è uno dei pochi Paesi dell’Occidente dove la “libertà di educazione”, principio fondamentale della democrazia e “valore non negoziabile” anche della Dottrina sociale della Chiesa, in teoria sancita anche dalla  Costituzione (art. 33), di fatto non è mai stata possibile, in quanto le scuole “paritarie” (impropriamente dette “private”, quando invece sono ugualmente “pubbliche” anche se non “statali” o “comunali”) sono economicamente super-discriminate dallo Stato, anche se ne riconosce il Titolo di studio, quindi il valore educativo e professionale. Lo Stato italiano infatti non versa per lo studente di dette scuole ciò che gli spetta e che avrebbe se frequentasse le scuole statali. Per questo i genitori – che hanno il diritto fondamentale di educare i propri figli secondo i principi che ritengono più opportuni (tanto più che oggi la scuola statale è invasa pure da nuove ideologie totalitarie, come quelle del “gender”) – se vogliono indirizzare i propri figli in tali scuole paritarie, che ritengono più formative, devono sostenere oneri economici notevoli, mentre hanno pagato le tasse anche per questo come tutti i cittadini e come tutti i genitori che mandano i propri figli alle scuole statali. Ecco perché, con grave ingiustizia da parte dello Stato, non tutti possono permetterselo!

In Italia (dall’asilo alle superiori) ci sono 8.938.005 studenti, di cui 7.865.445 frequentano scuole statali e 1.072.560 scuole paritarie (di cui 740.636 frequentano scuole paritarie cattoliche).

Le scuole paritarie sono 13.500, di cui 9.371 cattoliche (7.049 dell’infanzia, 1.133 Primarie, 588 Secondarie di 1° grado, 601 Secondarie di 2° grado).

Quanto spende lo Stato italiano per ogni studente?

Scuole dell’Infanzia: € 6.116 se frequenta quelle statali, € 584 se frequenta quelle paritarie.

Scuole Primarie: € 7.366 se frequenta quelle statali, € 866 se frequenta quelle paritarie.

Scuole Secondarie di 1° grado: € 7.688 se frequenta quelle statali, € 106 se nelle paritarie.

Scuole Secondarie di 2° grado: € 8.108 se frequenta quelle statali, € 51 se nelle paritarie.

Lo Stato italiano risparmia quindi ogni anno, con le Scuole paritarie, € 5.974 a studente, cioè in totale 6,3 miliardi! In compenso le scuole paritarie sono più tassate di quelle statali …

In altri termini, se le scuole paritarie chiudessero (e ogni anno moltissime sono costrette a farlo!), lo Stato italiano non sarebbe in grado di garantire le scuole statali per tutti, non potendo coprirne le spese!

Cosa si fa nel resto dell’Europa per le scuole non statali?

Belgio: gli stipendi di tutto il personale sono a carico dello Stato. Francia: ci sono diversi tipi di “contratto”, come quello di “integrazione amministrativa”, con tutte le spese a carico dello Stato. Germania: copre quasi totalmente le spese per i docenti, totalmente le spese di manutenzione, il 10% le spese di funzionamento. Inghilterra: lo Stato paga totalmente stipendi e spese di funzionamento, 85% quelle di costruzione. Irlanda: sono a carico dello Stato le spese di costruzione delle scuole non statali. Lussemburgo: tutte le spese sono coperte dallo Stato. Olanda: lo Stato copre tutte le spese delle scuole non statali dell’obbligo e sussidi per le superiori. Portogallo: lo Stato spende per ogni studente la stessa cifra, per ogni tipo di scuola (statale o no). Spagna: tutte le spese delle scuole paritarie sono a carico dello Stato.

Come mai, noi che vogliamo seguire l’Europa in tutto (anche nelle nuove ideologie imperanti) non lo facciamo invece per questo?