Il 12.11.1998 due coniugi di Finale Emilia (Delfino e Maria Lorena Covez­zi) sono stati con­dannati in primo grado a 12 anni di reclusione per abusi sessuali sui quattro figli. L’accusa era partita da dei sogni raccontati da una loro figlia più piccola, con qualche disturbo psicologico, a degli psicologi, che riuscirono a farle confessare (con un metodo di indagine americano oggi riconosciuto invalido) di aver partecipato ad orge sessuali e sataniche, con bambini abusati e decapitati, orge guidate dal parroco don Giorgio Govoni. I 4 figli dei Covezzi furono immediatamente sottratti, tra forti grida e lacrime, ai loro genitori (che non li rivedranno mai più!). Furono accusate 17 persone, compreso il parroco don Giorgio, ritenuto santa persona da tutta la popolazione, e furono allontanati dalle loro famiglie, accusate di partecipare a tali orge, altri 13 bambini. Fu persino dragato il fiume Panaro (con una spesa di 280 milioni di lire) alla ricerca dei presunti bambini decapitati, anche se non risultava sparito alcun bambino. I giornali nazionali dedicarono pagi­nate allo scandalo. Don Giorgio Go­voni, dopo essersi difeso con tenacia, al­la vigilia della senten­za di primo grado morì di infarto nello studio del proprio legale. Anche il padre della bambina, il Signor Covezzi, morì poi di infarto. La Corte d’Appello ha poi invece assolto tutti gli imputati il 9.06.2011 semplicemente “per non aver commesso il fatto”, sentenza confermata dalla Cassazione il 4.12.2014. I giornali ovviamente non ne hanno parlato. Ma chi potrà pagare i danni irreparabili di questa tragedia di 16 anni, di questo abuso della giustizia di Stato, di questa gratuita diffamazione, specie se riguarda la Chiesa? (v. intero Dossier “Pedofilia”).