E’ purtroppo ormai molto tempo che si è passati dal dire “procreare” un figlio (i genitori pro-creano il corpo mentre Dio crea l’anima, che non deriva certo dai genitori), all’“avere un figlio” (è un dono, da Dio e dal coniuge) fino all’attuale banalissimo “fare un figlio”, come se fosse un oggetto.
Ormai ci si crede “padroni” assoluti della vita, del proprio corpo, di quello altrui, del figlio. E’ nato così il presunto “diritto al figlio” (senza contare assolutamente i “diritti del figlio”) e persino il “diritto di ucciderlo” (l’aborto come “diritto” della donna).
E la scienza ci offre sempre più tutte le opportunità! Per chi non vuole il figlio, una volta falliti tutti i mezzi contraccettivi e il figlio c’è già, ecco l’aborto sicuro e a spese dello Stato (anche dopo mesi dal concepimento), ma ora anche l’aborto-fai-da-te [pillola del 1° e quella del 5° giorno (EllaOne) dal rapporto sessuale, cioè dal concepimento].
Per chi invece vuole un figlio a tutti i costi (guai a pensare ad adozioni?! magari anche di bambini già condannati a morte dalla loro mamma – lo Stato garantisce infatti pure che il figlio possa essere partorito in segreto e poi adottato), c’è la fecondazione artificiale; e se non bastano i genitori effettivi, se ne prendono in prestito (sperma da chissà chi? ovulo da chissà chi? e uteri in affitto). In molte nazioni (Belgio, Olanda, Danimarca …) esistono veri e propri cataloghi (in Ucraina persino on-line, con tanto di foto dei “donatori” dei gameti) per scegliere “quale” figlio comprare, con quali occhi, capelli, qualità fisiche e psichiche.
Ma come sappiamo il diavolo – che Gesù chiama non a caso “omicida fin dall’inizio”, “padre della menzogna”, “principe di questo mondo”; e che il popolo dice anche che “fa le pentole ma non i coperchi” – passa spesso da essere seduttore ad accusatore: dopo aver confuso le carte, talora persino si diverte a smascherarle (tanto gli uomini sono ugualmente stupidi e non se ne accorgono).
Esempi di questi giorni, in Italia: una coppia di gemelli sta crescendo nel grembo di una donna ma si scopre che c’è stato un errore di laboratorio e che non sono figli di lei e del coniuge (il loro vero figlio è stato immesso e poi ucciso in un altro grembo – e in Italia non c’è ancor l’eterologa! che la Corte Costituzionale ha invece appena ammesso, v. News sotto); e una giovane donna muore d’infarto dopo aver assunto la Ru486.
Qualche dato statistico italiano (nel solo 2011): 109.538 aborti legali (+ presumibilmente 15.000 aborti clandestini), di cui 7.432 con la pillola RU486. Di altre pillole abortive (pillola del giorno dopo e pillola del 5° giorno) si sono vendute 380.000 scatole, che fanno presumere almeno 70.000 aborti (che sfuggono alle statistiche ufficiali).
Le donne morte nel mondo dopo aver assunto la Ru486 sono decine (più di 60 nel 2011), una mortalità (della madre, perché il figlio muore sempre!) 10 volte superiore a quella degli aborti chirurgici.