Tre volumi intitolati “Educare alla diversità a scuola” pubblicati sotto l’egida dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), organo che dipende dal Dipartimento Pari Opportunità (che a sua volta dipende dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il quale però dice di non sapere nulla dell’iniziativa!) sono stati distribuiti agli insegnanti – senza alcuna considerazione della responsabilità educativa delle famiglie – con lo scopo esplicito di “instillare” l’ideologia gender negli studenti di ogni ordine e grado. Il loro contenuto è a dir poco delirante. Eccone alcune espressioni: “si da per scontato che l’orientamento sessuale normale sia eterosessuale. NO! … Chi può dire che i rapporti sessuali eterosessuali sono naturali?”, “sia vietato raccontare fiabe in cui il re sposa la regina! Tale punto di vista può tradursi infatti nel pregiudizio che un bambino-maschio debba da grande innamorarsi di una femmina e sposarla”, “anche nei problemi di matematica si deve parlare ad esempio di due papà o due mamme”. E’ poi esplicito e falso nei contenuti l’attacco alla formazione religiosa: “Un pregiudizio diffuso nella religione è che il sesso vada fatto solo per avere bambini”.
Immediata è stata la reazione di molte associazioni di genitori, di cittadini e pure di amministrazioni regionali (v. Lombardia). Ma si capisce dove vuol spingersi la dittatura di una superminoranza!