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Il 21 marzo ricorre anche la “Giornata Mondiale della Sindrome di Down”, una malattia causata da un cromosoma soprannumerario (trisomia) nella coppia 21. A scoprire e identificare questa anomalia cromosomica fu nel 1959 il francese Jérôme Lejeune (1926-1994), dell’Institute de Progénèse dell’Università di Parigi, uno dei più grandi genetisti del secolo scorso (fece pure altre scoperte in campo genetico), medico e scienziato di profondissima fede cattolica, famoso e stimato in tutto il mondo. Egli dedicò la sua vita ai bambini affetti da questa sindrome. Solo nella sua clinica di Parigi seguiva con competenza e carità cristiana 5.000 piccoli pazienti, dei quali ricordava persino il nome.

A motivo di questa sua eccezionale scoperta, fu candidato al Premio Nobel per la Medicina; e la cosa si dava ormai per certa. Ma a motivo della sua ferma condanna dell’aborto, il Nobel gli fu poi inspiegabilmente negato! Come si vede, anche nei più alti consessi scientifici e culturali c’è un potere ideologico che compie le sue discriminazioni e attua le proprie “censure” (alla faccia del “libero pensiero”).

Oltre ad essere membro della Pontificia Accademia delle Scienze, Lejeune fu molto stimato da Papa Giovanni Paolo II, che lo nominò anche primo Presidente della Pontificia Accademia della Vita.

A motivo della sua altissima testimonianza cristiana, ora è persino in corso la sua causa di beatificazione.

Ne parliamo anche in: Il caso Galileo (n. 3) e nei più ampi Dossier “Darwin e l’evoluzionismo” e “Galileo Galilei”.