Abbiamo già parlato (v. News del 4.04.2012) della legge 40 sulla procreazione assistita – fatta passare come “cattolica” quando in realtà la morale cattolica è contraria a qualsiasi procreazione assistita (visto che un figlio non si fabbrica ma ha il diritto di nascere da un rapporto d’amore dei suoi genitori), ma difesa dai cattolici in quanto pone comunque dei limiti (sulla produzione e uccisione di embrioni e vietando la fecondazione eterologa permette che i genitori siano quelli reali e non quelli che hanno venduto sperma od ovuli od utero) – approvata “democraticamente” dal Parlamento Italiano dopo anni di discussioni, quindi di nuovo salvata dal popolo italiano contro l’ulteriore tentativo “referendario” di distruggerla, e infine purtroppo un poco deformata da una recente sentenza della Consulta.
Ora la “Corte europea dei diritti umani” di Strasburgo (il cui Presidente è lo stesso che in primo grado bocciò il Crocifisso esposto nelle aule, sentenza poi bocciata dalla Grande Chambre!) ha accolto il ricorso (per sé già giuridicamente invalido in quanto non passato attraverso i gradi di giudizio italiani) di una coppia italiana (Costa/Pavan) per ottenere la selezione degli embrioni sani, nella loro “procreazione medicalmente assistita”, visto che sono portatori sani di fibrosi cistica.
La Corte europea ha sentenziato che tale impedimento (a selezionare embrioni), previsto dalla legge 40, è “incoerente” con la legge italiana 194 sull’aborto, che permetterebbe l’aborto di feti non sani (cosa peraltro falsa, anche se di fatto spesso avviene anche questo!). Come dire: visto che permettete già di uccidere dei feti malati, permettete allora di uccidere anche degli embrioni malati! (non di non uccidere né gli uni né gli altri, come peraltro prescrive proprio una recente sentenza europea a “tutela dell’embrione”).
Come si vede, stiamo scivolando verso l’eugenetica, cioè verso la selezione medica della specie. I malati non hanno diritto alla vita. (Così come in fondo si cerca di fare con l’eutanasia).
Insomma, vogliono la “razza pura”? Lo dicano apertamente.
Ma allora non potranno più criticare Hitler.