EllaOne, la pillola “del 5° giorno (dal rapporto sessuale)”, è da oggi in vendita nelle farmacie italiane (€ 34,89 a confezione), anche se previa prescrizione medica e test di gravidanza negativo (cosa peraltro impossibile entro il 5° giorno dal rapporto sessuale). Come abbiamo già osservato (v. 20.01.2012) viene denominata “contraccettivo d’emergenza”, ma in realtà si tratta già di una pillola abortiva, che uccide cioè il frutto del concepimento, quindi a tutti gli effetti un nuovo essere umano.
L’azione dell’ulipristal (EllaOne) è scientificamente antinidatoria (impedisce l’annidamento dell’essere umano appena concepito, che quindi viene espulso), analogamente a quella del mifepristone (pillola Ru486).
L’aborto fai-da-te entra strisciante e apparentemente innocuo attraverso le farmacie, evitando perfino le pur ultrapermissive norme della legge 194.
In merito, il deputato (ora UDC) Paola Binetti (v. articolo su Avvenire del 1.04.2012 p. 8) il 27.07.2011 presentò all’allora ministro Ferruccio Fazio un’interrogazione circostanziata sulla EllaOne (soprattutto sul fatto che il permesso della sua vendita in Italia la indicasse erroneamente come un contraccettivo d’emergenza), cui seguì il 12.10.2011 una sollecitazione in merito. Non vi fu alcuna risposta! Ripresentata l’interrogazione al nuovo ministro della Salute Renato Balduzzi (governo tecnico …), di nuovo non fu data alcuna risposta!