Anche la comunità scientifica internazionale comincia ad avere dubbi sull’efficacia dei programmi finanziati dall’Occidente circa la prevenzione al contagio dell’AIDS, che hanno sempre visto nell’usa del preservativo l’unico toccasana per la risoluzione del problema, e prende sempre più in considerazione la via di una adeguata educazione sessuale, di un corretto comportamento sessuale, che preveda fedeltà al proprio partner e astinenza da rapporti sessuali al di fuori del matrimonio.
La rivista scientifica Plos Medicine sottolinea infatti che anche in Zimbabwe il contagio è diminuito con l’insegnamento della castità. Abbiamo già segnalato come Lancet abbia associato l’uso di un contraccettivo ormonale all’aumento di probabilità di contrarre il virus dell’Hiv. Il 25.11.2011 l’Istituto Nazionale di Sanità USA ha deciso di vietare il gel vaginale “Voice” propagandato come capace di evitare il contagio. Nel luglio scorso 40 membri della Camera USA hanno chiesto che la metà dei fondi stanziati per combattere l’AIDS siano destinati a progetti di educazione all’astinenza sessuale ed un progetto di legge in questo senso sta compiendo il suo iter al Congresso USA. Uno studio condotto dall’Università della Pennsylvania, pubblicato su Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine, fa notare come dei nuovi corsi di educazione alla castità prematrimoniale abbiano ottenuto anche negli USA una notevole riduzione dei casi di contagio da Hiv.
Pare proprio che la Chiesa Cattolica veda sempre molto lontano (e meglio)!