La Chiesa, seguendo l’insegnamento di Gesù, combatte l’AIDS soprattutto insegnando l’autentica morale sessuale – obbedendo alla quale questa terribile malattia non sarebbe neppure sorta! – cioè spiegando che il senso pieno dell’atto sessuale sussiste all’interno di un rapporto stabile d’amore (matrimonio) e aperto alla vita (questo è il significato della parola castità, in senso lato).
Là dove questo insegnamento ha ispirato anche i progetti statali di educazione popolare (come in Uganda) l’AIDS è infatti notevolmente diminuito. Non così dove si insegna che è lecito qualsiasi rapporto purché si usi il profilattico.
Ma la Chiesa, strumento della misericordia di Cristo, si piega sempre anche sulle piaghe che conseguono alla vita di peccato, non solo col perdono dei peccati stessi (Confessione) e con il dono di una vita nuova in Cristo, ma anche con la carità.
Ad esempio la CEI (Conferenza Episcopale Italiana), attraverso il Comitato per gli interventi caritativi (progetto Dream), dal 1990 al 2011 ha finanziato 11.500 progetti di aiuto ai malati di AIDS, dei quali 4.150 in Africa (dove il 5% della popolazione adulta è infetta dal virus HIV), per un totale di € 1.250.000. Sono assistite circa 150.000 persone (di cui 25.000 minori di 15 anni), 65.000 pazienti sono in terapia antiretrovirale (di cui 6.000 bambini), altri 14.000 bambini sono nati sani (perché molti traggono il virus dalla madre già nel periodo di gravidanza).
I progetti Caritas in atto nel mondo ammontano complessivamente a € 15.568.694.